Mentre l'attenzione globale è spesso rivolta alle scoperte di Perseverance, il veterano rover Curiosity continua a riscrivere la storia geologica di Marte. Una ricerca pubblicata nel novembre 2025 sul Journal of Geophysical Research: Planets ha fornito prove convincenti che l'acqua liquida è rimasta presente nel sottosuolo del cratere Gale per un periodo significativamente più lungo rispetto alle stime precedenti.
Dune Pietrificate e Acquiferi Antichi
Lo studio si concentra sulla formazione delle rocce sedimentarie all'interno del cratere. I ricercatori hanno scoperto che antiche dune di sabbia, spinte dal vento miliardi di anni fa, sono state gradualmente cementate in roccia solida attraverso l'interazione con acque sotterranee ricche di minerali. Questo processo di litificazione suggerisce la presenza di un sistema acquifero stabile e duraturo, capace di permeare i sedimenti ben oltre l'epoca in cui l'acqua superficiale era evaporata.
"Non stiamo parlando di brevi episodi di umidità, ma di un sistema idrologico sotterraneo attivo su scala geologica. Questo potrebbe aver offerto un rifugio protetto per la vita microbica mentre la superficie diventava inospitale."
Un Rifugio per la Vita?
La persistenza dell'acqua nel sottosuolo ha profonde implicazioni per l'astrobiologia. Se la superficie di Marte è diventata arida e bombardata dalle radiazioni circa 3 miliardi di anni fa, il sottosuolo potrebbe aver mantenuto condizioni abitabili per centinaia di milioni di anni in più. Le rocce litificate analizzate da Curiosity potrebbero quindi agire come capsule del tempo, preservando tracce chimiche di biosfere sotterranee che si sono adattate a un pianeta in rapido cambiamento.
Prospettive di Ricerca
Questi risultati sottolineano l'importanza di esplorare non solo la superficie, ma anche la "terza dimensione" di Marte: la sua profondità. Le future missioni, dotate di trivelle capaci di raggiungere strati più profondi, potrebbero trovare in questi antichi acquiferi pietrificati le risposte che cerchiamo sulla storia biologica del Pianeta Rosso.